“Gli artisti sono dei giocatori il cui capolavoro è la partita vinta”
André Malraux

Nella storia della curiosità, dell’antiquariato, del collezionismo non esiste un confine tra arte e artigianato. Modesti e sconosciuti orafi fiorentini hanno cesellato oggetti che oggi si attribuiscono al Cellini mentre altri, giudicati grandi artisti dai contemporanei, a trent’anni dalla morte sono considerati buoni artefici e niente di più.

Oggigiorno consideriamo “oggetti d’arte” quelle opere di produzione artistica che non possiamo includere in una tipologia esclusiva. Alcuni esempi possono essere considerati gli oggetti composti da più materiali oppure quelli con carattere di curiosità. Ad ognuno di essi corrisponde una nicchia più o meno grande di amatori e collezionisti la cui passione è alimentata dalla ricerca di oggetti perlopiù rari o preziosi che accompagnino il desiderio di conoscere e salvaguardare il passato o di ”viverlo” attraverso un oggetto amato.

Il mercato antiquario nel mondo digitalizzato si sta sviluppando intorno alle raccolte di questi oggetti d’eccezione che sposano le esigenze di oggi con il gusto, sempre attuale, dell’epoca in cui sono stati creati.

Le ultime tendenze estetiche ispirate ad uno spirito minimalista hanno valorizzato la bellezza di queste opere trasversali ai diversi settori del mercato dell’arte e dell’antiquariato, quali arredi e oggetti rari che diventano spettacolari laddove il loro effettivo valore si stempera in quello estetico. Arredi, objets de vertu, argenti, bronzi, dipinti, porcellane, ma anche avori, giade, coralli creati dai maestri del passato in Italia, Francia, Regno Unito, Fiandre, Spagna e Russia.