COME VENDERE

La decisione di porre in vendita un oggetto d’arte è una scelta che può succedere di dover prendere, le motivazioni possono essere le più svariate ma il fine unico è quello del realizzo.

Le opzioni di vendita tradizionali sono il mercato antiquario, le case d’asta ed il collezionista privato o amatore. Ognuno di questi, economicamente parlando, ha i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi ma non sempre le cose si sviluppano in maniera prevedibile e convenzionale. Un’analisi preliminare dell’opera ne individua le peculiarità e può suggerire la migliore delle scelte.

Qualora un bene non sia sottoposto a vincolo di tutela o non sia sottoposto alla normativa CITES non vi sono obblighi particolari a cui sottostare ma, fornire all’acquirente tutte le informazioni in proprio possesso, accrescerà il valore dell’oggetto conferendogli magari anche un carattere storico e culturale.

Queste sono le principali variabili che influenzano il mercato antiquario:

  • l’armonia e lo stile;
  • la qualità esecutiva;
  • il soggetto;
  • la rarità;
  • l’epoca;
  • il pregio del materiale;
  • lo stato di conservazione;
  • l’autore;
  • i precedenti possessori;
  • l’area di produzione.

Nel corso del processo estimativo vengono presi come riferimento sia i risultati delle principali case d’asta, per il ruolo che hanno assunto nel registrare e verificare le transazioni del mondo dell’arte, sia gli orientamenti delle gallerie per la loro capacità di percepire le tendenze del gusto e le mode: ad esempio recentemente risultano particolarmente premiati gli oggetti che oltre alla qualità e alla corretta valutazione si presentano come inediti.

E’ altrettanto importante non tralasciare le ipotesi sulle reazioni del mercato nei confronti della stima perché questa risulti realistica e quindi accettata.

Indipendentemente dalla tipologia e dai materiali che caratterizzano l’oggetto su cui è stata posta l’attenzione, sono disponibile per una consulenza preliminare in forma confidenziale.

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