Le differenze tecniche e spirituali esistenti tra l’arte orientale e quella occidentale sono evidenti. Ad esempio nella pittura cinese non vi sono tele incorniciate e appese alle pareti, non compaiono scene costruite secondo una prospettiva geometrica, non vi sono rappresentazioni introspettive dell’essere umano. Il colore, per l’artista cinese, ha la funzione di espressione del movimento: della vitalità.
È noto da anni l’interesse del mercato verso l’arte orientale grazie anche al rapido sviluppo che questa parte del pianeta sta vivendo. Oggi il mondo occidentale si trova a dover discernere tra l’arte che è originale testimonianza storica di questi paesi dalla produzione per il mercato europeo che è iniziata con la costituzione delle Compagnie delle Indie. Nondimeno può creare confusione la produzione europea di gusto orientale e un prolifico mercato del falso.
La ricerca storica specializzata, il confronto diretto con gli esperti e l’ausilio delle più moderne tecnologie per l’indagine diagnostica consentono oggigiorno un’affidabile interpretazione delle opere di questi mondi lontani.